domenica 28 ottobre 2012

Fatto apPOSTa per te..

Per chi facciamo le cose?


Il Dottore che mi cura, lo fa per la mia salute o per il suo onorario?
L'Avvocato difendomi, difende il Diritto o il suo diritto ad avere la parcella?
L'Operaio lavora per produrre qualcosa che altri utilizzeranno o solo per il suo salario?
L'Educatore lavora per educare o perchè si deve lavorare?
Il Politico che mi governa, lo fa per interesse pubblico o privato?
Facciamo le cose per senso o per soldi?

Non so voi, spesso incontro persone che stanno perdendo questa dimensione di pubblico, del fare per gli altri a prescindere dal cosa. Non sono (siamo) Santo.. a volte capita anche a me. Perché sono figlio di un' epoca dove ci hanno insegnato il concetto principe dell'autoaffermazione, una sorta di "american dream all'italiana"; un messaggio di arrivismo nel quale gli altri servono solo a poterti vantare di quel che hai ottenuto, ostendando ciò che si ha non che si è.
I nostri leader oggi sono quelli che hanno, non quelli che hanno qualcosa da dire. Qualcosa che non sia un mero suono che nelle mie orecchie si ripete quasi ipnotico: BLA BLA BLA...

Il problema, caro leader, è che se questo meccanismo ti porta in vetta, se tu hai e gli altri no, è normale che poi si voglia anche noi. Perché?
Forse per invidia, alcuni per potere, altri per affermarsi a loro volta... o forse perché ti sei dimenticato che ciò che hai lo devi anche agli altri? 

Quando lavoro, io faccio; non mi limito ad esserci timbrando un cartellino o firmando una fattura. Perchè mi piace il lavoro che ho scelto? Sì, ma anche perchè credo che quello che "faccio" non mi appartiene, le cose si fanno per gli altri e ne sento la responsabilità. Il medico cura altri, l'avvocato difende/tutela interessi altri, l'operaio produce cose che utilizzeranno altri, il politico amministra e decide della cosa pubblica, di altri...di tutti!!
Le cose si fanno per gli altri e per questo bisogna averne ancora più cura, la stessa che vogliamo trovare quando gli altri fanno le cose per noi.  Questo significa dipendere dagli altri? Oppure significa contribuire al bene comune in base alle proprie capacità, al proprio talento? Se ti fa "schifo" la medicina non fare il medico solo per l'immagine che hai di loro, se non credi nel diritto perchè mai fare l'avvocato? Non è facile accettare culturalmente un ruolo ma è molto meglio essere un buon operaio, che lavora con passione, rispetto ad un pessimo dirigente. L'attuale classe politica credo ci dia ottimi spunti di riflessione al riguardo!!

Non "facciamo le cose" tanto per farle, diamogli un senso!

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